18 GIUGNO 2025
CORREZIONE DELLA MAMMELLA TUBEROSA: COME FUNZIONA L’INTERVENTO PER SENO TUBEROSO
- Cos’è la mammella tuberosa: definizione medica
- Cause e anatomia della deformità del seno tuberoso
- Caratteristiche cliniche della mammella tuberosa
- Correzione del seno tuberoso con intervento chirurgico
- Chirurgia della mammella tuberosa: tecniche di correzione
- Dettagli dell'intervento di mastoplastica additiva per seno tuberoso
- Mastopessi: rimodellamento del seno tuberoso senza protesi
- Intervento di Lipofilling nella correzione del seno tuberoso
- L’esperienza del Chirurgo: un fattore determinante
Cos’è la mammella tuberosa: definizione medica
Il seno tuberoso è una malformazione congenita che si manifesta tipicamente durante la pubertà. Si tratta di una condizione che può causare forte disagio psicologico, in particolare nelle adolescenti, poiché altera significativamente l’aspetto del seno. La deformità interessa soprattutto i quadranti inferiori della mammella, che appaiono sottosviluppati (ipotrofici), e a questo si aggiunge tipicamente un tipo di ptosi (discesa) piuttosto particolare.
Manifestazioni e sintomi della malformazione mammaria
Il seno tuberoso tende a svilupparsi quasi completamente verso il basso, con una forma cilindrica e una base d’impianto stretta, con un ampio spazio tra le due mammelle. L’areola risulta spesso dilatata o sproporzionata e il solco inframammario è posizionato molto più in alto sul torace rispetto alla norma.
Queste caratteristiche possono manifestarsi tutte insieme o solo parzialmente, con diverse “modalità di espressione” e livelli di gravità, dando origine a casi di mammella tuberosa lieve o grave, talvolta con difficoltà diagnostiche nelle forme meno evidenti. Alcune pazienti presentano il difetto solo in un seno, mentre in altri casi entrambi i seni sono coinvolti, ma con evidenti asimmetrie volumetriche.
Impatto psicologico sulla paziente
Poiché il seno rappresenta un importante simbolo di femminilità, questa malformazione può generare un forte disagio psicologico, influenzando la percezione del proprio corpo e la qualità della vita. La correzione del seno tuberoso non risponde solo a esigenze estetiche, ma rappresenta un vero e proprio intervento ricostruttivo per ristabilire l’armonia del corpo femminile.
Cause e anatomia della deformità del seno tuberoso
La principale causa di questa malformazione è un'alterazione dello sviluppo embrionale del tessuto mammario. A livello macroscopico, si manifesta con una ristrettezza eccessiva e una rigidità della capsula perighiandolare, che fa parte del sistema fasciale superficiale.
In linguaggio medico, la densa aderenza fra derma, fascia superficiale e fascia profonda che caratterizza il solco inframammario è situata più cranialmente (in alto) del normale e blocca la crescita caudale (in basso) del parenchima mammario. Di conseguenza, la parte inferiore della mammella non riesce a espandersi normalmente e il tessuto mammario tende a proiettarsi in avanti, concentrandosi dietro l’areola e generando la tipica proiezione areolare.
Il complesso areola-capezzolo si trova spesso al centro di una zona sporgente e rigonfia, rendendo la mammella visibilmente asimmetrica, con un profilo antiestetico che può variare in gravità da paziente a paziente.
Caratteristiche cliniche della mammella tuberosa
Le caratteristiche di una mammella tuberosa, sebbene possano non essere sempre presenti tutte contemporaneamente, e possano avere gradi di espressività diversi, sono le seguenti:
Iperplasia areolare e pseudo-erniazione
Le principali caratteristiche cliniche del seno tuberoso includono ipertrofia del complesso areola-capezzolo, ovvero l’aumento del diametro areolare, spesso accompagnata da una pseudo-erniazione del contenuto mammario che sporge attraverso l’areola stessa.Ipoplasia e asimmetria mammaria
È comune osservare una significativa ipoplasia (riduzione del volume) delle mammelle, frequentemente associata a una marcata asimmetria tra il seno destro e sinistro. Questa disomogeneità rappresenta una delle principali sfide per il chirurgo nella pianificazione dell’intervento.Alterazioni della base mammaria e del solco
Altri segni distintivi includono il restringimento verticale della base mammaria, che ne riduce il diametro supero-inferiore (altezza), e il restringimento del diametro trasversale, che ne compromette la larghezza. Il solco inframammario più alto della norma e la distanza accentuata tra le mammelle completano il quadro clinico della malformazione, conferendole un aspetto tipicamente tuberoso.Correzione del seno tuberoso con intervento chirurgico
La correzione del seno tuberoso può essere ottenuta esclusivamente mediante intervento chirurgico, poiché non esistono trattamenti alternativi in grado di favorire uno sviluppo naturale e corretto della ghiandola mammaria. Non si tratta, quindi, di un semplice intervento estetico, ma di una chirurgia ricostruttiva funzionale, che mira a correggere una malformazione reale e clinicamente riconosciuta.
Quando è indicato operare il seno tuberoso
Trattandosi di una malformazione congenita, il trattamento chirurgico del seno tuberoso può essere effettuato già in giovane età, non appena lo sviluppo mammario sia completato. L’intervento ha l’obiettivo di rimodellare il tessuto ghiandolare mammario e restituire una forma armoniosa e naturale al seno.Obiettivi del rimodellamento ghiandolare
A seconda della gravità del caso e delle caratteristiche individuali, l’intervento può prevedere il solo modellamento del tessuto ghiandolare e cutaneo (qualora il volume mammario sia già adeguato) oppure essere associato all’inserimento di una protesi, se è necessario anche un aumento volumetrico. La tecnica viene quindi personalizzata in base al grado di tuberosità presente e alla struttura del seno della paziente.Chirurgia della mammella tuberosa: tecniche di correzione
A) Mastoplastica additiva per seno tuberoso
La mastoplastica additiva è l’intervento più indicato in caso di seno tuberoso piccolo o medio-piccolo, che richiede sia una correzione della malformazione che un aumento del volume. È fondamentale che il chirurgo riconosca anche le forme più lievi della malformazione (forme a minima espressività), altrimenti un approccio chirurgico errato potrebbe portare a complicanze estetiche, come il cosiddetto effetto “double bubble”.
La procedura non si limita all’inserimento di una protesi come nelle tradizionali mastoplastiche additive: è necessario anche modificare la ghiandola mammaria e riposizionare il solco inframammario, liberando il tessuto da aderenze e costrizioni. La procedura chirurgica è dunque più complessa, in grado di ridare forma e volume alla mammella cadente.
B) Mastopessi per seni cadenti e di grandi dimensioni
La mastopessi viene scelta per seni di volume medio-grande e con ptosi marcata. In questo caso, la correzione avviene senza l’utilizzo di protesi, ma tramite un vero e proprio rimodellamento ghiandolare e cutaneo. Il complesso areola-capezzolo viene riposizionato verso l’alto e ridotto nel diametro, mentre l’eccesso cutaneo viene asportato e adattato al nuovo volume.
A seconda del grado di ptosi, il tipo di incisione e la quantità di cicatrici residue possono variare: si va da una semplice cicatrice periareolare a una verticale o a T invertita nei casi più complessi.
C) Lipofilling per una correzione naturale
Il lipofilling è una tecnica chirurgica che prevede il prelievo di grasso autologo da altre zone del corpo (addome, cosce, ginocchia), la sua purificazione tramite filtrazione o centrifugazione, e la successiva infiltrazione nel seno.
Questa procedura permette una correzione più naturale del seno tuberoso, senza dover inserire protesi e con cicatrici praticamente invisibili. Tuttavia, essendo il grasso soggetto a riassorbimento, può essere necessario ripetere l’intervento per mantenere il risultato nel tempo.
Dettagli dell'intervento di mastoplastica additiva per seno tuberoso
La mastoplastica additiva è indicata nei casi in cui il seno tuberoso abbia forma cadente e volume insufficiente.
L’intervento consiste nello spostare il solco inframammario al livello corretto (in genere più in basso); la ghiandola mammaria viene liberata dal suo involucro eccessivamente costrittivo, espansa, distesa e ricollocata nella posizione corretta sul torace, fino a ottenere un riempimento adeguato del polo mammario inferiore. Contemporaneamente viene inserita la protesi per incrementare il volume, e si esegue la riduzione del diametro del complesso areola-capezzolo, che viene anche riposizionato ad una giusta altezza sulla neo-mammella.
L’incisione per eseguire le modifiche della ghiandola mammaria viene effettuata a livello periareolare, quindi la cicatrice si estenderà lungo la circonferenza dell’areola, risultando poco visibile. Le protesi possono essere posizionate in sede retroghiandolare o retromuscolare, e possono essere rotonde o anatomiche (a goccia), a seconda della criticità dell’intervento e della morfologia desiderata. La ghiandola mammaria viene fissata nella sua nuova sede con alcuni punti trasfissi a livello del nuovo solco inframammario, che vengono rimossi dopo una settimana circa.
L'intervento si esegue in anestesia generale, dura circa 2-3 ore (se bilaterale) e richiede una notte di degenza in clinica.
Mastopessi: rimodellamento del seno tuberoso senza protesi
La mastopessi è l’intervento indicato nei casi di seno tuberoso voluminoso e ptosico (cadente). In questa procedura, non si utilizzano protesi né innesti di grasso, ma si esegue un rimodellamento del tessuto ghiandolare esistente per riportare la mammella a una forma e posizione adeguata.
Scelta della tecnica chirurgica più idonea
La fase più delicata dell’intervento riguarda la riduzione dell’involucro cutaneo in eccesso. Questa fase richiede un’elevata sensibilità estetica e artistica da parte del chirurgo plastico. Esistono numerose tecniche chirurgiche per eseguire la mastopessi, e la scelta dipende dal grado di ptosi. Le tecniche moderne mirano a garantire una buona forma, stabilità nel tempo e minime cicatrici visibili. A seconda della situazione, le cicatrici possono essere solo periareolari e verticali, oppure includere anche una cicatrice orizzontale nel solco sottomammario.L’intervento si esegue in anestesia generale, ha una durata di circa tre ore se bilaterale, e prevede una notte di degenza in clinica.
Intervento di Lipofilling nella correzione del seno tuberoso
Il lipofilling, o innesto di grasso autologo, è una tecnica sempre più utilizzata nella correzione del seno tuberoso, soprattutto nei casi in cui non è richiesto un aumento volumetrico importante.
Il risultato è particolarmente naturale ed armonioso, ideale per chi desidera evitare le protesi. Tuttavia, è importante considerare che una parte del grasso impiantato viene riassorbita dal corpo, e per questo motivo possono essere necessari più interventi per ottenere e mantenere il risultato desiderato.
Le cicatrici sono invisibili e il miglioramento dell’aspetto mammario può essere molto efficace, specie nelle forme lievi o moderate di tuberosità.
Il lipofilling può essere eseguito in anestesia locale con sedazione oppure in anestesia generale, a seconda della quantità di grasso da prelevare e dell’entità della correzione da eseguire.
In alcuni casi, il lipofilling da solo non è sufficiente a correggere interamente la malformazione, e può essere necessario associarlo a un intervento sul complesso areolare (con cicatrice periareolare), oppure a un rimodellamento completo della mammella tramite mastopessi. Inoltre, a causa della “memoria cutanea”, può accadere che nel tempo si ripresenti l’aspetto tuberoso, anche se in forma attenuata, che potrebbe richiedere un re-intervento correttivo.
L’esperienza del Chirurgo: un fattore determinante
Ogni caso di mammella tuberosa è unico e richiede una valutazione personalizzata per determinare la tecnica chirurgica più adatta. La diagnosi di un esperto permette di impostare fin da subito un trattamento chirurgico corretto e completo: per questo affidarsi ad un chirurgo plastico specializzato in chirurgia della mammella tuberosa è essenziale per ottenere risultati duraturi e naturali. La corretta esecuzione tecnica, unita a un’attenta valutazione preoperatoria e alle più moderne tecniche chirurgiche, garantirà una forma del seno armoniosa e un miglioramento significativo della qualità di vita delle pazienti.