• rinoplastica Torino
    Dott. Alessandro Rivolin
    Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
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    Dott. Alessandro Rivolin
    Sedi: Torino e Aosta
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RINOPLASTICA

Una rinoplastica ben fatta può risolvere uno dei più importanti e pesanti complessi estetici: la funzione di questo intervento è infatti quella di liberare il paziente da un difetto che lo rende scontento del proprio aspetto.

Può essere praticata fin dai sedici-diciassette anni di età.

E’ un intervento che non lascia alcuna cicatrice esterna poiché s’interviene all’interno del naso, passando attraverso le narici e consiste nella rimozione parziale e nel rimodellamento delle strutture ossee e cartilaginee, che formano l’impalcatura della piramide nasale.

Anche la pelle riveste un ruolo importante per l’esito finale di una rinoplastica.

Nel corso di una rinoplastica è anche possibile correggere un’eventuale deviazione del setto nasale (settoplastica), causa di frequenti difficoltà respiratorie.

Il post-operatorio non è assolutamente doloroso.

E’ necessario portare per sei-sette giorni seguenti all’intervento un archetto gessato di contenzione; ora, anche in caso di settoplastica non è più necessario l’impiego dei fastidiosissimi tamponi endonasali.

generale
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Chi convive bene con un naso prominente, senza problemi psicologici, non ha bisogno di un intervento, ma quando un naso importante crea complessi e difficoltà di relazioni umane e sociali, allora la chirurgia plastica s’impone e può rappresentare l’inizio di una vita diversa.
Una rinoplastica ben fatta può risolvere uno dei più importanti e pesanti complessi estetici: la funzione di questo intervento è infatti quella di liberare il paziente da un difetto che lo rende scontento del proprio aspetto.



La rinoplastica, cioè l’intervento correttivo del naso, può essere praticata fin dai sedici-diciassette anni di età.
E’ un intervento che non lascia alcuna cicatrice esterna, anche se eseguita con “tecnica open”, poiché s’interviene all’interno del naso, passando attraverso le narici; soltanto quando è necessario ridurre l’ampiezza delle narici residuerà una cicatrice esterna, alla base di queste, ma solitamente quasi per nulla visibile.
Esso consiste nella rimozione parziale e nel rimodellamento delle strutture ossee e cartilaginee, che formano l’impalcatura della piramide nasale:


SCHELETRO OSTEO-CARTILAGINEO DEL NASO

in tal modo è possibile eliminare la cosiddetta “gobba”, visibile soprattutto di profilo, restringere un dorso troppo largo, correggere una punta grande o troppo protrudente verso il basso. Un ruolo di non secondaria importanza per l’esito finale di una rinoplastica è rappresentato dalle caratteristiche della pelle del naso: difatti una cute sottile, soprattutto a livello della punta, si adagia meglio sul nuovo scheletro osteo-cartilagineo sottostante, facendone trasparire più nitidamente i cambiamenti, mentre una pelle più spessa li attenua leggermente.


PELLE

Nel corso di una rinoplastica è anche possibile correggere un’eventuale deviazione del setto nasale, spesso associata ad una ipertrofia della mucosa dei turbinati e causa di frequenti difficoltà respiratorie, settoplastica e turbinectomia.
Ogni viso richiede un suo naso: esso va, infatti, programmato dal chirurgo plastico tenendo conto delle caratteristiche, delle proporzioni somatiche e dei lineamenti del volto.
Personalmente sono particolarmente sensibile alla realizzazione di plastiche naturali e prima di operare studio attentamente il profilo del paziente in modo da ricreare un naso armonico con i propri lineamenti, piuttosto che uno stereotipo perfetto, con un che d’innaturale e di fasullo.

Per far sì che una rinoplastica abbia una buona riuscita ma soprattutto soddisfi i desideri e le attese del paziente, il chirurgo plastico deve si tenere conto dei lineamenti del viso, progettando quindi un naso armonico, ma è anche importante che capisca ciò che il paziente desidera e che soprattutto egli stesso si faccia ben capire, non solo a parole ma anche con immagini.
Tutto ciò è possibile utilizzando un particolare software.
Si fanno dapprima due foto al paziente, una frontale e una di profilo, che si trasferiscono sul computer e, attraverso questo programma, vengono corrette.
In tal modo è possibile far vedere all’interessato come potrebbe essere il suo naso dopo l’intervento, proponendogli anche alcune varianti possibili: ad esempio, un dorso lineare o lievemente concavo, una punta diretta in avanti o più verso l’alto, etc.
Il paziente stesso potrà quindi dire quale di questi modelli preferisce ed eventualmente richiedere, qualora attuabili, ulteriori eventuali possibilità.

Viene effettuato in anestesia generale, ha una durata variabile da una a due ore, a seconda delle difficoltà che il chirurgo può incontrare e quindi dalla complessità dell’intervento; è necessaria generalmente una sola notte di degenza in clinica.
Al contrario di ciò che s’immagina, il post-operatorio non è assolutamente doloroso.
E’ necessario portare per sei-sette giorni seguenti all’intervento un archetto gessato di contenzione.
Nel post-operatorio vi sono gonfiore ed ecchimosi delle palpebre, con intensità ed estensione variabili da individuo a individuo, che però dopo circa una settimana dall’intervento scompariranno, e dopo due settimane non sarà più visibile il passaggio del chirurgo.
I punti, situati all’interno delle narici, non devono essere rimossi, poiché cadranno spontaneamente dopo una quindicina di giorni dall’intervento.

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